Abbiamo visto come il ruolo di un disabile, all’interno di una realtà lavorativa, abbia bisogno di essere regolato, stimolato, addirittura conosciuto, attraverso una giusta interazione con i datori di lavoro e con i colleghi; questo tipo di mansione può e deve essere effettuata attraverso l’aiuto di una persona competente e formata allo scopo: parliamo del Disability Manager.
Cosa fa un Disability Manager?
Il ruolo principale di un Disability Manager è mettere in comunicazione il disabile con i datori di lavoro, per evitare qualunque tipo di discriminazione e, soprattutto, per garantire che tutto funzioni al meglio, per entrambe le parti.
L’accessibilità al building, all’ufficio, agli ascensori, i bisogni del disabile, specifici in base al suo particolare handicap, saranno tutti presi in esame dal Disability Manager e vagliati, per rendere l’esperienza lavorativa lineare e legalmente consona a tutti gli effetti.
Nonostante si tratti di una figura ancora troppo sottovalutata e poco conosciuta nel nostro Paese, numerose iniziative (come quella di Merck Serono S.p.A) stanno cominciando a prendere piede, mettendo in opera figure professionali come queste. Inoltre è possibile, per chi volesse acquisire questa qualifica, prendere pare ai corsi di formazione per procedere, poi, all’inserimento quale Disability Manager, nelle aziende e negli uffici ove richiesti.
Certamente, con il passare del tempo questa figura avrà bisogno di essere regolamentata, probabilmente di essere inserita in qualche albo, poichè la normativa italiana è ancora acerba in materia: di certo è un ruolo, però, legittimato dal 2009 e che, ben presto, sarà presente in tutte le realtà aziendali in cui i disabili verranno trattati alla pari, civilmente e nel rispetto dei propri handicap, senza subire discriminazioni di sorta.