Disabili: quali spese possono dedurre?

Disabili-quali-spese-possono-dedurre

La condizione di disabilità, in genere, porta ad un rincaro delle spese da sostenere, soprattutto quando si tratta di patologie invalidanti, che necessitano assistenza continua e rimedi alternativi per compiere anche le più generiche operazioni del quotidiano (basti pensare all’installazione di vasche create ad hoc, all’acquisto di poltrone relax, di letti ospedalieri etc).

Per questo motivo, come ogni anno, lo Stato prevede, per i soggetti affetti da handicap e disabilità, una serie di agevolazioni fiscali e di permessi, ottenibili grazie alla Legge 104, semplicemente con la certificazione degli enti competenti della propria condizione di salute.

Legge 1o4

Tra questi figurano 3 giorni al mese di assenza da lavoro, anche frazionabili, o le nuove condizioni sulla Pensione Anticipata (APE), insieme a detrazioni per i figli a carico a 400 Euro,  IVA agevolata al 4% per l’acquisto di un’auto, esenzione totale del bollo auto e delle imposte di trascrizione per i passaggi di proprietà, tutto (o quasi) fruibile sia dal disabile che dal caregiver.

Agevolazioni fiscali

Entrando nello specifico delle agevolazioni fiscali, invece, sono tante le spese deducibili al 19%, per i disabili certificati, su cui si può risparmiare, nel tempo, un bel gruzzoletto.

In particolare:

  1. Trasporto in autoambulanza come spesa di accompagnamento (ma non le prestazioni specialistiche effettuate durante il trasporto che rientrano, invece, tra le spese sanitarie, potendo essere detratte solo per la parte eccedente i previsti Euro 129,11);
  2. Trasporto effettuato dalla ONLUS (solo in visione di regolare fattura per il servizio di trasporto prestato);
  3. Acquisto di poltrone e carrozzine;
  4. Acquisto di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
  5. Acquisto di arti artificiali per la deambulazione;
  6. Costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche esterne e interne alle abitazioni ;
  7. Adattamento dell’ascensore per il trasporto della carrozzina;
  8. Installazione e manutenzione della pedana di sollevamento installata nell’abitazione del disabile;
  9. Installazione della pedana sollevatrice su un veicolo acquistato con le agevolazioni spettanti alle persone con grave disabilità;
  10. Acquisto di telefonini per sordomuti;
  11. Acquisto di fax, modem, computer, telefono a viva voce, schermo touch, tastiera espansa e i costi di abbonamento al servizio di soccorso rapido telefonico;
  12. Acquisto di cucine (solo per le componenti dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei soggetti disabili, che vanno specificate in fattura);
  13. Acquisto di bicicletta elettrica a pedalata assistita da parte di soggetti con ridotte o impedite capacità motorie permanenti (a patto che il disabile sia in possesso di un documento, prodotto dal medico specialista della ASL, che attesti il collegamento funzionale tra la bicicletta e la menomazione);
  14. Spese mediche relative all’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento delle persone con disabilità sostenute all’estero da soggetti residenti in Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *