Spiagge accessibili: come sceglierle?

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Abbiamo già introdotto l’argomento vacanze, descrivendo quali possono essere i passi da seguire per poter garantire relax al 100% anche ai disabili, sin da quando si prenota.

Ma la questione spiaggia merita un capitolo a sè.

Affinchè una spiaggia si riveli accessibile per un disabile deve avere: accesso al mare garantito, lidi balneari attrezzati e servizi ad hoc in loco.

Certo, non è sempre facile trovare dei requisiti del genere in combinazione, ma proviamo a fare una piccola panoramica per orientarci meglio.

Ogni regione italiana ha i suoi pregi e i suoi difetti, c’è chi ancora punta troppo poco alla disabilità e all’integrazione di servizi utili e chi, invece, ha fatto, negli ultimi anni, passi da gigante per conformarsi anche a questo tipo di esigenze.

Quando parliamo di disabilità sappiamo che può manifestarsi in moltissime maniere, fisiche, mentali, cognitive, per cui, in effetti, il ventaglio delle possibilità è molto variopinto ed è plausibile che non tutti i lidi offrano tutto il necessario per ogni forma di disabilità.

L’idea è quella di potersi orientare, più che altro, tra vari lidi dedicati a varie sfumature della disabilità, verificandone disponibilità e servizi:  passerellesedie da mare per disabili, percorsi per gli ipovedenti spiagge autismo-friendly come quelle di Rimini.

La Toscana e l’Emilia Romagna sembra siano le regioni più interessate in materia, secondo una ricerca del sito disabili.com, ma c’è da dire che ogni spiaggia con lido dovrebbe garantire perlomeno l’accesso alla battigia, come legge vuole:”è fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione“.

In realtà le condizioni per una piena accessibilità sono svariate:

  •  parcheggio vicino, meglio se adiacente, all’accesso allo stabilimento
  • percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduce allo stabilimento
  • accesso ai servizi, con maggiore attenzione alla reception e al bar o punto ristoro
  • postazione attrezzata e accessibile in spiaggia
  • ausili per entrare ed uscire dall’acqua
  • docce e spogliatoi adeguati alle esigenze dei disabili
  • guide e orientamenti specifici per ipovedenti
  • giochi, in un’eventuale sezione ricreativa, per i bimbi disabili

In teoria questi sarebbero i servizi necessari a rendere un lido adeguato, che poi avrebbero come contorno eventuali altre opzioni: sarebbe importantissimo, infatti, comunicare, precisamente, che tipo di servizi si è in grado di offrire, in modo da agevolare la scelta (con coscienza) agli interessati, assicurare una manutenzione costante alle strutture presenti, fornire un’accoglienza dedicata a chi ha esigenze specifiche, garantendo al contempo la possibilità di una buona autonomia ma anche un supporto, qualora diventi indispensabile, fornito da personale qualificato, formato per l’incarico.

Viaggiare per disabili

Non risulta difficile pensare che tutto questo abbia dei costi e delle procedure da attuare e che quindi, per pigrizia o mancanza di fondi, molti gestori di lidi balneabili si lascino scoraggiare, ma è bene tenere presente che alcuni di questi servizi non solo sarebbero obbligatori, ma possono godere di finanziamenti elargiti dalla Regione su richiesta!

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