Come scegliere le reti da letto più adatte alle proprie esigenze

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Il riposo è, probabilmente, la chiave che apre una serie di porte nella nostra giornata e nella nostra stessa vita.

Se le ore dedicate a questa importante fase sono sufficienti e sono spese bene, infatti, è risaputo che i benefici conseguenti investono tutta una serie di aspetti psicofisici che miglioreranno la qualità della nostra salute.

Ancor più importante è il caso in cui si riposi in seguito ad un malanno o ci si ritrovi a letto per una questione di salute o di handicap (temporaneo o meno).

A quel punto scegliere il giusto abbinamento tra materasso e rete è fondamentale!

Attraverso un piccolo viaggio nel settore, cerchiamo di capirci di più e di trovare i consigli giusti da seguire per fare la scelta ottimale.

    • Reti con doghe ammortizzate: si tratta di particolari reti in cui, per ogni doga, troviamo, all’estremità, degli ammortizzatori oscillanti, in grado di sostenere e ammortizzare i movimenti che il corpo trasmette, automaticamente, al materasso.

 

    • Reti con doghe non ammortizzate: l’assenza degli ammortizzatori elimina l’elasticità presente nelle singole doghe, lasciando soltanto quella legata alla curvatura naturale delle stesse, di solito realizzate in faggio.

 

    • Reti a doghe con movimento: risultano particolarmente comode perchè offrono la reclinabilità del letto, un elemento essenziale nell’aiuto ad alzarsi, anche per restare semplicemente seduti a guardare la TV, leggere un libro, lavorare al pc. Una funzione che per gli anziani e per chi soffre di problemi motori risulta particolarmente azzeccata. In questo ambito c’è una ulteriore suddivisione:
      – reti a movimento manuale;
      – reti a movimento elettrico, in cui viene fornito in dotazione un telecomando (con o senza filo) attraverso il quale è possibile comandare il motore del meccanismo, nascosto all’interno della struttura.

 

      • Reti a doghe senza movimento (non reclinabili): sono da preferire quando si utilizza un materasso a molle classico, poichè la struttura mobile potrebbe risultare fastidiosa, “piegando” il materasso su cui si dorme, disturbando il sonno, il riposo, o comunque la permanenza a letto.

 

    • La giusta altezza: sembra un fattore ininfluente, mentre invece si tratta di uno dei fattori primari da considerare. La struttura del letto, insieme al materasso, deve fornire la giusta altezza distanziante dal pavimento, per una questione non solo di igiene, ma anche di salute: chi è allergico alla polvere, ad esempio, troverà sollievo nel permanere a letto più ore stando in una posizione “alta”. Inoltre questa scelta facilita l’alzarsi dal letto e le normali mansioni di pulizie. La distanza ideale consigliata è di circa 65-70 cm da terra, per cui è importante controllare che il letto offra questa possibilità, misurando lo spessore del materasso per poi scegliere la struttura da abbinarvi.

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